Cenni Storici

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Azienda vitivinicola e il Palazzetto Pandolfini, sono stati ereditati da  Caterina dei Principi Borghese, figlia di Maria dei Conti Pandolfini Covoni sposa del Principe Giuseppe Borghese, Duca di Poggio Nativo. Sulla porta si vede lo stemma Pandolfini con tre piccoli delfini.
Il paesaggio di vigneti che si estende lontano da collina a collina, dai borghi ai casali. All’interno del piccolo centro storico sorge il Palazzetto Pandolfini fortificato costruito sulle mura del paese. Al di sotto la ben nota antica ragnaia, ultima vestigia della grandiosa ragnaia (celebre e citata da storici e scrittori fin dal Settecento), che si estendeva per vari chilometri al di sotto di Barberino e di cui di cui rimane solo il piccolo bosco sottostante
 

La ragnaia è un bosco in cui gli alberi sono stati piantati in un modo particolare, come particolare era la potatura: tra gli alberi venivano stese reti (ragne) per la cattura degli uccelli. .

Barberino Val d’Elsa ha le sue origini fin dall’epoca etrusca. Le cantine storiche di proprietà potrebbero risalire all’epoca romana e servirono da rifugio durante le lotte Medioevali tra Firenze, Siena e la popolazione di Semifonte, un tempo noto villaggio oggi distrutto ma di cui rimane un’antica chiesa un po’ al di sotto di Barberino di Val d’Elsa. Barberino era stato il primo avamposto della difesa di Firenze contro Siena.
Il Palazzetto storico fortificato del XVI secolo, con i barbacani, apparteneva ai Conti Pandolfini, poi per eredità ai Conti Covoni, passato ai Principi Borghese, quindi ai Conti Pasolini dall’Onda.

La proprietà consiste nei vigneti che si estendono ai piedi di Barberino per oltre venticinque ettari, in mezzo a centinaia di ulivi intorno ai quali si ergono grandiosi cipressi e magnifiche querce.
Dalla proprietà si gode il bellissimo paesaggio del Chianti.